Ho letto per caso un articolo scritto da Maria Rubinstein (qui il link originale) alcuni giorni fa e relativo ad alcune e-mail di scam (ovvero una truffa programmata), inviate per lo più da indirizzi di posta italiani e francesi, utilizzando un falso mittente Amazon.
In tali e-mail si trovano delle offerte, dei buoni o altre esche create per attirare l’attenzione dei malcapitati. Qui sotto riporto una copia di un’e-mail in francese relativa alla truffa: è abbastanza semplice accorgersi della fregatura poiché il messaggio graficamente non assomiglia nemmeno lontanamente alle e-mail di Amazon.
Queste e-mail contengono tutti dei link che reindirizzano l’utente su siti esterni per poter “ottenere il proprio regalo” e su cui ovviamente viene richiesto di inserire i propri dati. Qui sotto riporto le immagini dei due esempi presenti anche nell’articolo di Maria Rubinstein:
Come si può notare dalle immagini, che adescano il malcapitato con un fantomatico iPhone6 in regalo, vengono richiesti all’utente anche i propri dati bancari e la sottoscrizione di una sorta di abbonamento di 50 euro al mese, che si attiva nel caso il malcapitato non cancelli i propri dati entro 5 giorni.
Cosa fare allora se si riceve questa e-mail? Non cliccate su alcun link al suo interno e cancellatela dalla vostra casella di posta.
Già che ci siamo, comunque, diamo un’occhiata anche ad alcune e-mail truffa un tantino più avanzate e che cercano di copiare il più possibile le e-mail ufficiali di Amazon (che, ricordiamoci, non c’entra un bel nulla con questo scam). Ovviamente, quanto segue vale per qualsiasi altro negozio on-line et similia.
Come possiamo notare dall’immagine ci sono un po’ di cosine a cui dobbiamo stare attenti:
- Dubitiamo sempre delle e-mail inaspettate che ci regalano qualcosa, o ci avvertono di un ordine andato a buon fine ma che non abbiamo mai fatto oppure, ancora, che ci avvisano della sospensione del nostro account.
- Controlliamo sempre l’indirizzo che ci ha inviato l’email: spesso sembra inviato da amazon ma non lo è; magari manca una m alla parola amazon come nel caso dell’immagine qui a fianco oppure una z. Tre esempi d’indirizzi e-mail fraudolenti sono: seller-performance@payments-amazon.com, amazon-security@hotmail.com,
amazon-payments@msn.com. Tutte le e-mail ufficiali e da non temere finiscono con un bel e semplice @amazon.com. - Facciamo attenzione anche se all’interno dell’e-mail vi sono evidenti errori di grammatica.
- Non rilasciamo informazioni personali quali numero della carta di credito, conferma di un ordine, conferma password… Amazon non richiede mai questi dati via e-mail!
- Non scarichiamo alcun allegato: anche in questo caso, infatti, Amazon non invia mai allegati via e-mail!
- Amazon utilizza sempre il vostro nome nelle e-mail e mai un generico “Dear custumer” (Caro cliente).
- Non clicchiamo sul link che ci viene offerto nell’e-mail perché quasi sempre ci può portare ad un altro sito che non c’entra nulla con Amazon oppure finge di esserlo (anche a livello grafico) spingendoci a rilasciare i nostri dati.
Un altro esempio di e-mail truffa l’ho giusto giusto recuperata dalla casella di posta di un’azienda per cui lavoro con il titolo: “Ricevi il tuo buono Amazon” proprio lo scorso venerdì (era stata inviata mercoledì). Come possiamo notare nell’immagine sottostante, copia dell’e-mail appena citata, sembra effettivamente un buono di Amazon ma:
- L’e-mail inviata non è evidentemente di amazon, difatti è news@zipeem.com e non @amazon.com come abbiamo detto dovrebbe essere se inviata realmente da Amazon.
- Cliccando sul link inoltre verremmo ridiretti su un altro sito (che apparentemente ha a che fare con zipeem.com).
- L’e-mail non si rivolge direttamente alla persona che dovrebbe essere iscritta ad Amazon ma, come ben sappiamo, Amazon utilizza sempre nome e cognome dell’interessato.
Se ancora abbiamo dei dubbi o, per qualche incidente o disattenzione, abbiamo comunque cliccato sul link oppure abbiamo paura di aver fatto qualche pasticcio facciamo quanto segue:
- Se abbiamo scaricato qualche allegato facciamo uno scan del nostro computer con l’antivirus e la versione gratuita di Malware Bytes.
- Andiamo sul sito ufficiale del negozio on-line, in questo caso di amazon (www.amazon.it oppure www.amazon.com), e cambiamo subito la nostra password (per una scelta oculata della password da utilizzare diamo un’occhiata a questo articolo).
- Sempre connettendoci al sito ufficiale del negozio andiamo a controllare la cronologia dei nostri ordini per vedere se, effettivamente, è stato fatto un acquisto di cui non avevamo idea.
- Controlliamo anche sul nostro account, entrando sempre dal sito ufficiale, il tipo di pagamento memorizzato: se non ci viene richiesto e/o segnalato un aggiornamento su tale pagina significa che l’e-mail ricevuta (che eventualmente ci chiedeva di aggiornare i vostri dati bancari) era una truffa.
Ricordiamoci, inoltre, che il sito di Amazon ci dà la possibilità di segnalare l’e-mail di truffa che abbiamo ricevuto: basta inoltrarla all’indirizzo e-mail stop-spoofing@amazon.com. Amazon ci risponderà con un’e-mail automatica dell’avvenuta ricezione della vostra segnalazione.
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