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sulle tracce della periferia cibernetica

OONI Probe: un’app che monitora la censura

OONI è l’acronimo di Open Observatory of Network Interference (ovvero, osservatorio aperto dell’interferenza nella rete) ed indica un software gratuito, sviluppato come progetto non-profit, il cui scopo è quello di documentare la censura di Internet nel mondo puntando sugli sforzi dedicati alla decentralizzazione e sulla trasparenza.

La linea di confine che delinea dove iniziano e finiscono le libertà di espressione e pensiero è abbastanza sfocata. Esistono leggi che promuovono questa tematica, ma anche società, modi di comunicare o addirittura leggi e regimi che la soffocano. OONI Probe nasce come strumento decentralizzato, utilizzato da chiunque ne possa essere interessato, di osservazione di questo fenomeno nel mondo. Questa applicazione è disponibile gratuitamente sia per sistemi Android che per iOS, macOS e Windows.

Nel mondo ed in alcuni Paesi la censura risulta particolarmente pesante, ma anche in Europa è presente; e prima di dedicarci all’applicazione vorremmo fare un semplice esempio che è stato segnalato nel 2020 e che ancora risulta attuale: non è più possibile, per chi si collega dall’Italia, accedere al progetto Gutenberg, ovvero al sito https://www.gutenberg.org/. Questo sito, per chi non lo sapesse, è di proprietà di un organizzazione no profit attiva dal 1971 ed il cui nome completo è Project Gutenberg Literary Archive Foundation (PGLAF); su questa pagina è possibile accedere, leggere e scaricare diversi libri particolarmente conosciuti e che, generalmente, sono classici della letteratura. Lo scopo è quello di qualsiasi biblioteca, ovvero rendere a tutti accessibile, in questo caso on-line, la cultura. Tutti i libri quivi pubblicati sono liberi da copyright, o comunque il loro copyright è scaduto, secondo la legge degli Stati Uniti; ciò equivale quindi a tutto ciò che è stato pubblicato prima del 1978; mentre, la legge italiana prevede la scadenza del copyright a 70 anni dalla morte dell’autore: un cavillo che diviene un problema a livello legislativo.

E, come spesso succede in Italia, una denuncia oppure una richiesta di intervento da parte di un’Autorità può portare ad una sorta di cascata causa-effetto. Da quello a cui siamo riusciti a risalire, pare che a metà aprile del 2020 la Federazione italiana editori giornali abbia richiesto all’AGCOM di occuparsi di alcune possibili ed eventuali operazioni relative alla condivisione di copyright protetto relativi a contenuti di testate giornalistiche sulla piattaforma di Telegram. Logicamente, andando questa investigazione ad interessarsi di lavoro privato e frode online è intervenuta anche la Guardia di Finanza. Così, il 5 maggio 2020 il giudice a cui era stato assegnato il caso ha richiesto il “sequestro preventivo mediante oscuramento” (ex. Art. 321 c.p.) di alcuni canali Telegram, di siti di condivisione di giornali e libri che collezionavano dati personali per scopi pubblicitari usanto il software Teleport Ultra, un webcrawlker o spider che raccoglie ed indicizza dati. Il decreto è stato inviato a tutti gli ISPs italiani, ovvero gli Internet Service Providers come Telecom, Vodafone, Fastweb, Tiscali, etc. assieme ad una lista di siti da bloccare che includeva anche quella del progetto Gutenberg, il quale come già accennato presentava un problema relativo ai diritti di copyright di cinque libri che, dal punto di vista italiano, risulterebbero ancora protetti. La situazione e le investigazioni sono ancora in essere e molte informazioni non sono logicamente state rese note, pertanto lo sviluppo e la comprensione del caso restano ancora difficili da dispiegare nella loro totalità.

Per cosa viene utilizzato, in questo specifico caso, OONI Probe? Semplice, per capire come gli ISPs italiani bloccano il traffico al progetto Gutenberg non permettendo all’utente di connettersi. Lo studio e la ricerca delle misurazioni osservate non solo fanno emergere le modalità di blocco della pagina (attraverso la monomissione del DNS, ovvero del nome del sistema di dominio), ma anche una completa mancanza di trasparenza nel rendere noto all’utente la motivazione di tale impossibilità ad accedere al progetto Gutenberg: l’errore, infatti, che osserviamo è un errore di connessione oppure di pagina come se il sito possa avere dei problemi di server oppure l’utente stesso stia avendo problemi con la rete.

Come possiamo difatti osservare nell’immagine qui sopra il sito del progetto Gutenberg l’ISP ci suggerisce tre possibili motivazioni per cui dall’Italia non riusciamo ad accedere al progetto Gutenberg, ovvero la possibilità che il sito non esista, un errore del server della pagina che stiamo cercando di contattare, un problema nella connessione di rete dell’utente stesso oppure, ancora, un problema con il firewall ed i permessi del proprio collegamento. Se però dovessimo decidere di accedere dall’estero, ecco che la pagina del progetto si aprirebbe come sempre e senza alcuna problematica:

Per maggiori informazioni sugli studi di OONI Probe e per accedere alle varie chart di misurazione relative a questa problematica possiamo dare un’occhiata alla pagina: https://ooni.org/post/2021-italy-blocks-gutenberg-book-publishing-website/.

Guardiamo, quindi, l’applicazione di OONI Probe; la sua grafica è particolarmente pulita e risulta molto semplice da usare, l’interfaccia è intuitiva, ma chi non ne conosce lo scopo potrebbe non comprendere a cosa i vari test messi a nostra disposizione si riferiscano.

Cliccando su Run (Corri) sarà possibile effettuare tutti i test disponibili automaticamente e leggerne, successivamente, i risultati.

Si può anche scegliere, per esempio, di effettuare un controllo su uno specifico sito selezionando Websites e dalla nuova finestra cliccare su Choose websites (scegli siti internet) inserendo, poi, gli indirizzi URL che ci interessa controllare. Come potremmo, per esempio, fare nel caso del progetto Gutenberg.

Su Instant Messaging si può controllare se WhatsApp, Facebook Messenger, Telegram e Signal sono stati bloccati. Per esempio, durante le elezioni in Zambia del 12/08/2021 i primi Twitter, WhatsApp e Facebook risultavano, dai report collezionati da OONI Probe, bloccati nel Paese (qui è disponibile l’articolo completo, scritto in merito all’accaduto, in inglese del team di OONI Probe).

La sezione dedicata a Circumvention indica tutti quegli strumenti che permettono di aggirare alcuni blocchi e, quindi, parliamo dei classici ed ormai conosciuti VPN oppure l’uso di TOR; ad alcuni che utilizzano questi servizi potrebbe essere capitato di non poter accedere a dei siti e, spegnendo il VPN oppure utilizzando un diverso browser, essere poi in grado di fare ciò che si desiderava.

Experimental (sperimentale) lo dice la parola stessa, è dedicata a dei testi sperimentali ed ancora in via di sviluppo che nel tempo potrebbero essere aggiunti, cancellati o comunque modificati.

OONI Probe da un punto di vista individualistico potrebbe non sembrare un’applicazione utile poiché relativa a dei test per misurare la censura, ma se lo guardiamo dal punto di vista collettivo diventa uno strumento molto utile sia per considerare la censura nel proprio Paese che, addirittura, informarsi su ciò che avviene in altri luoghi del mondo acquisendo una prospettiva diversa rispetto alla nostra realtà di tutti i giorni. Il team di OONI Probe, infatti, e come accennato già nel corso di questo piccolo articolo, pubblica nel proprio sito OONI Explorer tutti i dati raccolti in modo ordinato e chiaro individuando i contenuti che vengono bloccati e descrivendone le modalità in cui ciò avviene.

Ad agosto 2021, per esempio, era stato pubblicato un interessantissimo paper dedicato al blocco dei siti LGBTIQ nel mondo (qui è si può direttamente scaricarne il pdf) dove si osservava quali siti erano, e sono tutt’ora, bloccati nelle zone di Indonesia, Iran, Malesia, Russia, Arabia Saudita e UAE (Emirati Arabi Uniti), come e quali tecniche vengono utilizzate per bloccarli in ogni singola nazione menzionata, quali compagnie assecondano tale pratica, come la stessa incide sulle comunità e la promozione dei diritti LGBTIQ ed, infine, come tali comunità attiviste stanno rispondendo a tutto ciò. Di conseguenza, questo strumento si rileva importante poiché è in grado di esporre, studiare e descrivere delle problematiche importanti relative alle modalità in cui oggi la censura si manifesta ed alla sua messa in pratica mostrandone punti forti e punti deboli, permettendo di individuare nuove possibilità per combatterla e soprattutto rendendole note, enunciandole al mondo e così facendo denunciarle e sensibilizzare non solo l’opinione pubblica nazionale, ma anche globale.

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